Streghe, eretiche, delinquenti: dove sono andate a finire le antiche femmine ribelli delle Alpi e delle foreste d’Europa? Bruciate sui roghi, naturalmente; fatte a pezzi sui patiboli, in mezzo alla gente di città curiosa ed eccitata; ridicolizzate dagli intellettuali; e dimenticate, soprattutto.
Attraverso l’esame di miti e leggende, di racconti e modi di dire, dell’iconografia sacra e profana, Michela Zucca, storica e antropologa, ha ricostruito la storia delle matriarche, delle streghe e delle donne “contro”, – eretiche, bandite, ribelli, – verificando quali tracce hanno lasciato nella memoria.
Perché il loro ricordo è ancora vivo nella cultura popolare, e ha creato le basi dell’immaginario collettivo che, represso dal potere, ritorna nel desiderio.
Michela Zucca è antropologa specializzata in cultura popolare, storia delle donne, analisi dell’immaginario. Da più di dieci anni si occupa di sostenibile in comunità rurali marginali, soprattutto alpine. Ha fondato la Rete delle donne della montagna.